Memorial Peppe Greco 2018

peppe greco

Giornata di atletica a Scicli con l’edizione XXIX Memorial “Peppe Greco” .

Domenica 18/11/2018, si è svolta a Scicli la XXIX del Memorial “Peppe Greco”, una giornata splendida all’insegna dello sport, dove grandi e piccini non si sono risparmiati a dare spettacolo per le vie barocche di Scicli.

La giornata inizia bene, con un sole splendente e una temperatura gradevole sui 20 gradi circa; per strada ancora poca gente, ma mentre mi accingo ad arrivare in piazza Italia sento in lontananza lo speaker che chiama i partecipanti delle categorie dei più piccoli al nastro di partenza, allora accelero il passo per raggiungerli prima del fischio d’inizio.

Salutati tutti gli amici runners, vedo già i piccoli che scalpitano sul nastro di partenza e gli allenatori che li sistemano mille volte perché non stanno mai fermi, e non appena viene dato il via partono come delle fionde,  per correre sulla distanza di 100 mt.

Poi tocca ai giovani tra gli 8 e i 10 anni per correre i 200 mt. A differenza dei più piccoli, la tensione sui loro volti si nota, si guardano tra di loro e non appena sentono il via partono come  saette.

  • Album Amatori/top runner “Peppe Greco 2018” – Vedi foto
  • Album Piccoli/Cadetti “Peppe Greco 2018” – Vedi foto

Gara runner amatori

peppe greco amatori

Mentre lo speaker chiama tutti i runners amatori ai nastri di partenza, questa gara è valida per la classifica del Gran Prix Provinciale, sulla distanza di 7 km quindi 7 giri, faccio un giro sul percorso per vedere quali sono i punti migliori da immortalare.
 Alle ore 10.00 è prevista la partenza; la lunga carovana dei runners amatori si riversa sulle strade di Scicli ancora addormentata.

Gli atleti di testa fanno subito la selezione, Amenta, Schembari, Greco e Zeka danno al primo giro qualche centinaio di metri agli inseguitori; nei giri successivi, Greco si staccherà dal gruppo di testa, e poi gli ultimi due giri Amenta, rompe gli indugi e accelera dando sin da subito 100 metri di distacco al secondo che a sua volta cerca di tenere il passo allungando su Schembari, così il giro successivo vedrà Amenta vincitore,  Zeka secondo, Schembari terzo e quarto Greco.

Complimenti a tutti gli altri runners che hanno dato il massimo per completare la gara; una gara dura perché tra il caldo ed il tracciato che per quanto veloce nasconde qualche insidia, come in via Mormino Penna dove le basole ti costringono a fare attenzione, e la  lunga pendenza del percorso che mette a dura prova le gambe.

Gara Cadetti

peppe greco cadetti

La piazza si riempie, iniziano le categorie cadetti maschili e femminili. Anche qui i giovani non si risparmiano, tutti vogliono vincere e far bene, sotto gli occhi attenti dei genitori e le urla di incitazione al loro passaggio tanto da sembrare di essere allo stadio.

Terminata la gara, mi giro e li vedo accasciati a terra: sono stremati, non si reggono in piedi per lo sforzo sostenuto, ma dopo qualche minuto sono in piedi a ridere e scherzare e a raccontarsi la gara.

Gara Top runner

peppe greco top runner
Via Mormino Penna – Scicli –

Fanno il loro ingresso nel circuito per iniziare il riscaldamento i top runners, oltre ai siciliani, vi sono anche ragazzi ruandesi. La “Peppe Greco” è famosa perché nelle sue 29 edizioni ha visto ai nastri di partenza, runners noti come Gabriselassie, Tergat, Kibor, Bekele, e poi gli italiani come Baldini, Lalli e la Incerti.

La distanza per loro è di 10 km, quindi 10 giri. Ovviamente la gara si gioca tra gli atleti ruandesi che come tutti sappiamo hanno una dote unica.

Infatti appena partiti fanno subito una selezione, volano, quasi non toccano terra, se non con la punta dei piedi. In via Mormino Penna si fonde l’eleganza dei palazzi con l’eleganza della loro corsa, uno spettacolo unico che ho voluto assolutamente fotografare.

Vince il ruandese Mumitira, secondo Niyomikiza, terzo Manirafasha, primo dei siciliani, Wilson Marquez.

Concludiamo questa giornata di sport che ci ha riuniti tutti sotto lo stesso tetto quello dello sport e dell’atletica. Non guardiamo solo l’aspetto competitivo che quello è solo in gara ed è giusto che ci sia, ma ci siamo divertiti, abbiamo scherzato, fatto nuove conoscenze e soprattutto è stata data ai bambini e ai ragazzi  la possibilità di esprimersi nel pieno delle loro capacità, mentre chi ha partecipato come spettatore ha avuto la possibilità di conoscere questo nostro mondo e magari chissà qualche giorno ci vedremo lungo la strada.

Lorenzo Minauda

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