Authentic Philippides Run Flavio Sortino – Atene Sparta Atene 490 km.

Flavio Sortino il nuovo Filippide siciliano, ha percorso 490 km  da Sparta ad Atene e ritorno a Sparta in 96h25min.

L’originale percorso fatto da Filippide, è diventato un percorso ambito da tutti gli ultramaratoneti.

Authentic Philippides Run  Atene
Ultramaratoneta Flavio Sortino

Authentic Philippides Run – Flavio Sortino, runner ultramaratoneta, nonché presidente dell’associazione APD Ultrarunning Ragusa, ha compiuto la sua impresa personale completando il percorso originale che Filippide, messaggero di Atene, ha percorso quando fu mandato a Sparta a chiedere aiuto per la battaglia contro i Persiani, e facendo ritorno ad Atene per riferire la risposta; quindi ben 490 km che Flavio ha percorso in 96h25min.

L’ Authentic Philippides Run, partita il 15 novembre 2019 alle ore 06:00, ha visto ai nastri di partenza circa 30 atleti di varie nazionalità.
La gara aveva un tempo limite di 104 ore con arrivo massimo entro le 14:00 del 19 novembre 2019.

Percorso abbastanza duro poichè oltre ai suoi 490 km vi era la presenza di un importante altimetria con dislivello +/- 1250 mt.

Ben 14 check-point,  dislocati lungo il percorso con orari ben precisi per il passaggio e 140 punti ristoro, tutto studiato nei minimi dettagli.

Il traguardo era posto proprio ai piedi della grande statua di Filippide.

Authentic Philippides Run  Atene
Flavio Sortino – Rifornimento time –

L’impresa di Flavio Sortino


Authentic Philippides Run  Atene
da sinistra Giuseppe il figlio di Flavio e a destra Gianni Sciortino.

L’impresa compiuta da Flavio Sortino, agli occhi delle persone normali può sembrare una pazzia, ma vista con occhi sportivi, è qualcosa di straordinario.
Flavio Sortino è stato accompagnato in questa impresa dall’amico e compagno di squadra Gianni Sciortino e dal figlio Giuseppe che hanno dato assistenza e supporto lungo i 490 km.

Flavio Sortino ha corso per 4 giorni, continui e senza fermarsi nello specifico:

Authentic Philippides Run  Atene
  • testa sempre concentrata giorno e notte, per essere sempre lucidi al massimo poiché bisognava arrivare ai check-point in orario altrimenti si rischiava l’esclusione;
  • ascolto e gestione del proprio corpo: oltre ad affrontare le avversità del percorso, Flavio si doveva idratare, e credetemi a volte non è cosi scontato perché ci si può dimenticare; alimentarsi per evitare crisi di fame ed avere sempre le scorte energetiche piene.
  • Affrontare e superare le crisi che si presentano: per farlo è necessario usare la testa ma soprattutto il cuore e la voglia di arrivare fino in fondo.

Conosco di vista Flavio perché ci incrociamo in qualche gara, ma vi posso garantire che si è allenato duramente. Quando mi recavo a lavoro, molto spesso lo incontravo sia di giorno che di sera, sulla Modica-Ragusa, sotto l’acqua, con il caldo e lui era sempre lì, concentrato a correre.

Caro Flavio goditi questa medaglia, ti auguro un buon recupero e di rivederti presto a correre.


Questo vuol dire correre liberi, perché quando si è liberi, tutti i limiti possono essere superati.

Justrunning.

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