Brooks Cascadia 17 – Recensione

brooks cascadia 17

Brooks Cascadia 17 testata per voi sul duro terreno dell’Etna.

Brooks ha lanciato la nuova versione delle cascadia 17 una scarpa da trail running molto resistente e performante.


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23 Agosto 2023 – Cari amici runners, eccoci con un’altra recensione e questa volta, anzi per la prima volta faccio la recensione ad una scarpa da trail running.

Per chi non lo sà, le scarpe da trail running sono diverse da quelle della normale corsa in quanto adottano una mescola dell’intersuola un pò più dura, la pianta del piede viene protetta con delle piastre dalle insidie del terreno, e soprattuto la suola presenta delle tacche, di qualche millimetro per avere maggior trazione soprattutto in salita.

Oggi vi parlo della Cascadia 17 presentata da Brooks l’1 di luglio 2023; è una scarpa molto cambiata dalle precedenti versioni, io prima di utilizzare queste avevo la Cascadia 14 che è totalmente diversa.

Si tratta di una scarpa neutra da 330 grammi, con un Drop di 8 mm adatta per sentieri trail tecnici.

Scopriamo i dettagli di questa scarpa e poi vi racconto com’è andato il test che ho fatto nella gara dell’Etna.

TOMAIA

La tomaia realizzata in air mesh ingegnerizzato uguale alle precedenti versioni, dove già garantiva un’ottima traspirabilità, è stata migliorata nella parte anteriore dove è stato  inserito un profilo a protezione delle dita dei piedi per tutta la parte anteriore. 

I lacci, molto resistenti, garantiscono un’ottima tenuta evitando di allentarsi durante la corsa. Proprio in mezzo ai lacci, troviamo una fascia in elastico dove raccoglierli dopo averli legati e tenerli fermi senza il rischio che si impigliano nelle sterpaglie o nelle rocce; così si evita che si sciolgono.

Nella parte posteriore invece troviamo una conchiglia molto dura a protezione del tallone e del tendine con un bel rivestimento all’interno per dare un buon comfort.

Inoltre vi è lo screatch dove poter fissare le ghette.

INTERSUOLA

Composizione dell’intersuola:

  • Il materiale dell’intersuola è un DNA Loft V2 che garantisce un’ottima ammortizzazione ad ogni tuo passo anche sul terreno più accidentato, adattandosi al terreno in cui stai correndo.
  • Una delle novità introdotte in questo modello è il sistema Trail Adapt che si trova all’interno dell’intersuola e garantisce la stabilità durante la corsa, ovvero una piastra rigida a tasselli posizionati lungo la suola.

SUOLA

E se vi dicessi che è inspirata allo zoccolo di una capra di montagna mi credereste?

Bene una della novità che Brooks ha introdotto è proprio quella di prendere spunto dall’animale che sta in montagna, la capra, e l’ha riportata sulla suola delle Cascadia 17.

Guardando sotto la scarpa possiamo vedere questo nuovo sistema nella parte anteriore della punta, questo vi posso garantire che ha aumentato il grip soprattutto nelle salite, in qualsiasi condizione del terreno.

L’altra novità è che la suola è stata divisa in 6 sezioni: 2 anteriori, 2 centrali e 2 posteriori, queste hanno reso la suola meno rigida e molto più dinamica in grado di adattarsi al terreno dove si corre.

Infine nella suola troviamo dei tasselli lunghi 4,5 mm.

CONSIDERAZIONI PERSONALI

Avendo utilizzato la Cascadia 14 per tutti i miei trail, correre con la Cascadia 17, è stato molto impressionante in quanto ho potuto apprezzare tutte le migliorie apportate e vi posso garantire che funzionano benissimo.

Ho provato questa scarpa in occasione del Trail di 24 km con disl. +1500 circa sull’Etna, un terreno molto particolare in quanto la maggior parte del percorso si snodava sulle vecchie colate laviche, quindi un terreno molto duro perché la lava dell’Etna è ricchissima di ferro e la superficie è tagliente e scintillante, grazie agli elementi vetrosi.

Non sono mancati però dei passaggi nel sottobosco, sentieri di lava molto vecchi dove era piacevole correre e li si poteva apprezzare l’ammotizzazione dell’intersuola.

– Inizio con il parlare del comfort della scarpa che è stato impeccabile, per tutta la gara i miei piedi non hanno sofferto né il surriscaldamento, ne la stanchezza o la sensazione di indurimento della suola come accadeva con il vecchio modello;

– Dal punto di vista della stabilità, diciamo che è stata una delle maggiori prove che doveva fare questa scarpa ed è stata superata, perché nei tratti dove si passava su delle rocce a ciottoli dove la stabilità del piede era compromessa e dove il rischio di cadere era elevato, lì la scarpa ha lavorato benissimo, non ho mai avuto la sensazione di cadere, anzi mi ha dato molta fiducia e mi sono lasciato andare correndo tranquillamente.

– Mentre per quanto riguarda la sicurezza e protezione, anche questa prova è stata superata perché la scarpa protegge il piede sia nella parte della tomaia grazie agli inserti rinforzati e nella suola. In un paio di occasioni ho colpito delle pietre con la punta del piede e non mi sono fatto male.

Passando sulle colate laviche appuntite o sulle pietre che fuoriuscivano dal terreno appoggiavo il piede tranquillamente senza alcun risentimento per il piede, quindi il sistema trail adapt ha funzionato perfettamente.

– Ultimo punto il GRIP, migliorato tantissimo grazie alle nuove tacche e soprattutto al nuovo design della suola, infatti nei tratti in salita che non sono mancati, specialmente dal 13 al 20 km dove la pendenza era molto elevato circa +1000 mt mi hanno aiutato tantissimo garantendo grip ad ogni mio passo.

Infine a riprova della robustezza del corpo suola-intersuola, nella discesa sul versante del vulcano, pieno di pietruzze e sabbia vulcanica, la scarpa ha resistito benissimo riportando qualche lieve abrasione.

A fine gara, non avevo nemmeno male ai piedi e le mie gambe erano in ottimo stato grazie anche alla buona ammortizzazione delle scarpe.

A chi è rivolta?

Questa scarpa dopo aver superato queste prove la consiglio assolutamente, riesce a farvi vivere un’esperienza del trail pazzesca, se fino a ieri quando correvo, il mio pensiero andava ai piedi dolenti con queste scarpe no.

La consiglio, a chi deve affrontare dei trail medio-lunghi su sentieri molto impegnativi e soprattutto tecnici, specialmente in alta montagna dove vi sono molte rocce e i sentieri instabili.

Ovviamente rivolgendomi agli amatori che per la maggior parte utilizzano solo un paio di scarpe per tutti i tipi di trail, ve la consiglio perché così avrete un’ottimo potenziale ai vostri piedi, magari non lo sfruttate al 100% però all’occasione giusta potrà tornarvi utile.

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